Vittoria su Apple dei due fondatori del brand napoletano “Steve Jobs”
La vicenda comincia nel 2012, quando i due fratelli Vincenzo e Giacomo Barbato, dopo la morte del fondatore di Apple, registrano il marchio, dopo aver scoperto che il colosso californiano non ha mai registrato il nome del proprio fondatore.
La Apple non tarda a manifestare le sue rimostranze con un’opposizione alla registrazione del logo, che raffigura una lettera J morsa.
Nell’agosto 2014 l’UAMI (l’Ufficio per l’Armonizzazione del mercato interno, quale organo ufficiale UE per la gestione dei marchi e del design industriale) rigetta l’opposizione: per i giudici “‘una lettera non è un frutto, non è percepibile come edibile, di conseguenza quello sulla lettera non può essere percepito come un morso”.
Come concludono i due giovani partenopei “alla base del successo di Steve Jobs ci sono le idee, IL PIÙ ALTO VALORE DELL’ESSERE UMANO. Sono le idee che permettono agli imprenditori di realizzare e di creare un’impronta tangibile nel mondo che ci circonda.”
E la loro idea, almeno per ora, ha vinto sul colosso.